Il CBD può aiutare a ridurre o,addirittura, ad alleviare i fastidiosi sintomi dell’allergia primaverile?
Etcì! E’ arrivata l'allergia primaverile, nota anche come febbre da fieno o rinite allergica stagionale; è una condizione molto comune che colpisce milioni di persone durante la stagione primaverile. Il CBD può essere di aiuto per ridurre i sintomi o alleviarli in modo significativo?
I sintomi dell’allergia (senza CBD)
L’allergia primaverile si verifica quando il sistema immunitario dell'organismo reagisce in modo eccessivo a determinati allergeni presenti nell'ambiente, come il polline di alberi, erbe e fiori.
I sintomi dell'allergia primaverile possono includere starnuti, prurito, naso che cola, congestione e lacrimazione. Questi sintomi possono essere fastidiosi e avere un impatto negativo sulla qualità della vita di una persona.
Sebbene non esista una cura per l'allergia primaverile, sono disponibili diverse opzioni di trattamento - CBD incluso - per aiutare a gestire i sintomi e dare sollievo.
E’ comunque bene evitare l’esposizione ai pollini
Uno dei modi più efficaci per gestire l'allergia primaverile, con o senza l’aiuto del CBD, è evitare comunque l'esposizione agli allergeni. A tal fine, è preferibile rimanere in casa durante i periodi di picco dei pollini, tenere le finestre chiuse, utilizzare purificatori d'aria e indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi. Per sapere quando chiudersi in casa esistono i calendari e i bollettini live dei pollini, con mappe e previsioni, come se fosse meteo.
Inoltre, pulire e passare regolarmente l'aspirapolvere in casa può aiutare a rimuovere qualsiasi polline o allergene che possa essere entrato nello spazio interno.
Si raccomanda anche di evitare attività come la falciatura del prato o il giardinaggio. È autoevidente che decespugliare il prato fiorito avrà come conseguenza secondaria la diffusione nell’aria di milioni di pollini. Di conseguenza, questi andranno a solleticare direttamente le narici di ogni allergico.
CBD e allergia primaverile, cosa dicono le ricerche?
Sebbene le ricerche sugli effetti del CBD sulle allergie primaverili siano limitate, numerosi studi hanno dimostrato che il CBD può avere proprietà antinfiammatorie e in quanto tale potrebbe aiutare a ridurre i sintomi delle allergie.
Inoltre, il cannabidiolo è noto per il suo potenziale di alleviare il dolore e facilitare il sonno, il che potrebbe essere utile anche per i soggetti allergici che provano disagio e difficoltà a dormire durante l'alta stagione delle allergie.
I vantaggi dell'utilizzo del CBD
Uno dei vantaggi dell'uso del CBD per le allergie primaverili è che è generalmente ben tollerato e ha pochi effetti collaterali noti.
A differenza di alcuni farmaci da banco per le allergie, il CBD - se assunto nelle quantità giuste e in una formulazione pensata per il giorno come il nostro CBD DAYMODE - non causa sonnolenza nè compromette le funzioni cognitive.
Ciò lo rende un'opzione interessante per le persone che preferiscono i rimedi naturali o che possono sperimentare effetti collaterali indesiderati con i classici farmaci per le allergie.
Tuttavia, è importante assicurarsi che il prodotto a base di CBD utilizzato sia di alta qualità e privo di contaminanti.
Scegli sempre un marchio affidabile. La verifica di test di laboratorio di terze parti possono contribuire a garantire la sicurezza e la purezza del prodotto CBD.
Per la tua sicurezza aggiungiamo che...
È importante notare che, sebbene il CBD possa essere promettente per la gestione delle allergie primaverili, non è una soluzione universale.
Le allergie sono condizioni complesse che comportano una reazione eccessiva del sistema immunitario ad allergeni come le polline.
Il CBD dà il meglio di sè quando viene usato insieme ad altre strategie di gestione delle allergie, come evitare i fattori scatenanti, tenere le finestre chiuse per evitare che il polline entri in casa e usare purificatori d'aria.
Prima di includere il CBD in un piano di gestione delle allergie, è necessario consultare il medico. Un professionista può fornire indicazioni sul dosaggio e sulle potenziali interazioni con altri farmaci.
In conclusione
In conclusione, anche se la ricerca sugli effetti del CBD sulle allergie primaverili è ancora nelle fasi iniziali, ci sono prove che suggeriscono che può avere potenziali benefici nella gestione dei sintomi delle allergie.
L'integrazione del CBD in un piano di gestione delle allergie deve avvenire sotto la guida di un professionista della salute e in combinazione con altre strategie comprovate. E come per qualsiasi prodotto per il benessere, è importante dare priorità alla sicurezza e alla qualità quando si sceglie un prodotto a base di CBD.
1 commento
Confermo tutto ..ma dopo 30 anni posso garantire che La Indica cresce naturalmente nel zone ovest del centro sud e sono più alte delle sative..con foglie più sottile ma largamente più grandi per cercare i raggi solari e anche la notte la Luna .e le fasi offre alla indica una maturazione notturna e le rende più ricche di resina..sul resto solo il kief Del Monti del Marocco sono più basse ma rendono il max di THC..il CBD è invariato dalle migliaia di qualità naturali..questo dalle mie esperienze a Tanja sui monti del Marocco ..il resto e esplicitamente esatto..io preferisco la Indica ..In Mexico e nel West Coast sud cresce Sativa ma è light naturalmente..in Italia escono più strong..noi abbiamo un clima nel West Sud Mediterraneo le migliori qualità naturali..