Resina CBD: cos'è, come si usa e a cosa serve
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In questo articolo scopriamo tutto sulla resina CBD: che cos'è, come si usa, a cosa serve e quali tipi esistono.
La resina è la componente più gustosa, pulita e soprattutto ricca di cannabinoidi della pianta di cannabis. Di solito è il punto di partenza per la realizzazione dell'hashish, anche se la resina può essere utilizzata subito e in alcuni casi può essere più gustosa e aromatica dell'hashish stesso.
Immagine: il Mago di Weedzard si fa largo a fatica tra la resina CBD
In questo articolo parliamo di...
Cos'è la resina CBD
La resina CBD è una delle forme più concentrate e pregiate di estratto ottenibile dalla canapa sativa, in particolare dalle infiorescenze delle varietà legali e ad alto contenuto di cannabidiolo. Si tratta di una sostanza appiccicosa, viscosa e di colore che può variare dal giallo oro al marrone profondo, a seconda del metodo di estrazione utilizzato e della qualità della materia prima.
A livello tecnico, la resina è composta principalmente dai tricomi, quei pallini minuscoli che esaminati al microscopio sembrano bollicine di champagne. Queste ghiandole, presenti sulla superficie dei fiori di cannabis, contengono i cannabinoidi (come il CBD), terpeni, flavonoidi e altre molecole bioattive.
E' quindi nei tricomi che sono concentrate tutte le principali molecole che danno i benefici della cannabis.
È importante sottolineare che la resina CBD si ottiene sempre e solo da varietà di canapa light con THC presente in quantità inferiori alla soglia legale, e quindi non ha effetti psicotropi.
Tipi di resina CBD esistenti
Esistono diverse tipologie di resina CBD, che poi vengono usate per lavorazioni successive - di solito per ottenere i migliori tipi di hashish legale, ma non solo. Premesso che ogni tipo di resina CBD si ottiene staccando i tricomi da infiorescenze e sugar leaves, le principali tipologie sono:
- Kief a secco: le infiorescenze sono prima essiccate, poi vengono scosse e successivamente setacciate, a volte anche con setacci progressivi di dimensioni diverse: maglia più piccola, qualità più alta. Si raccoglie poi in un contenitore e si pressa per ottenere hashish. Si può fare anche in casa, avendo grandi quantità di resina disponibili.
- Kief a fresco: le infiorescenze fresche vengono battute e successivamente setacciate, esattamente come nel caso "secco" precedente. Anche qui si possono usare setacci di dimensioni progressivamente più piccole. Allo stesso modo sI raccoglie poi in un contenitore e si pressa per ottenere hashish.
- Live resin (più comune all'estero): è un tipo particolare e pregiato di resina CBD ottenuta da piante di cannabis fresche, raccolte e congelate immediatamente dopo il raccolto, anziché essere essiccate come avviene nel processo tradizionale. Il congelamento blocca la degradazione naturale dei terpeni, quindi più profumo e gusto. Il risultato? Un prodotto più "vivo", più “verde” e con un profilo terpenico così pieno che sembra di annusare la pianta appena raccolta.
- Charas: rara e artigianale, si ottiene passando le mani sulle piante non tagliate. La resina, morbida e appiccicosa, si accumula sulle mani. Strofinando le mani si compatta la resina che è già pronta come prodotto finito.
Vediamo ora a cosa serve la resina di cannabidiolo e come si usa.
A cosa serve?
La resina CBD serve - in prima battuta - per creare le principali lavorazioni di hashish tramite pressatura.
E per il resto, come si usa la resina? Se le lavorazioni servono a preservare la conservazione o a sviluppare aromi specifici, la resina CBD può anche essere usata direttamente, così com'è, come le infiorescenze e l'hashish.
La resina legale è ricchissima di CBD, e dal CBD eredita tutti i benefici: gli effetti rilassanti, antinfiammatori e ansiolitici. Ideale per chi soffre di dolore cronico, infiammazione, ansia o insonnia, agisce interagendo con il sistema endocannabinoide e riportando equilibrio.
È una soluzione potente e naturale, utile anche in contesti sportivi, wellness e fitoterapia. Grazie alla sua concentrazione, bastano piccole dosi per ottenere effetti prolungati.
A differenza di hashish e infiorescenze, la resina è utilizzata anche in unguenti, oli da massaggio e trattamenti topici.
Come si usa la resina CBD?
Se non si ha pazienza di aspettare la lavorazione, la resina CBD può essere usata direttamente come se fosse hashish (senza bisogno di sbriciolarlo, è già polvere...) oppure in altri modi:
- Sublinguale: semplicemente una piccola quantità di resina applicata sotto la lingua e lasciata sciogliere. Potrebbe essere appiccicosa!
- Vaporizzazione: con dispositivi per la vaporizzazione adatti a concentrati, a 180–220°C. E' essenziale che il vaporizzatore sia adatto alle resine, di solito esistono accessori appositi. In mancanza di questo, non vaporizzare la resina perchè potrebbe compromettere il funzionamento del vapo.
- Infusione: sciolta in latte caldo o burro, per tisane rilassanti.
- Uso topico: sciolta in olio vettore per applicazione locale su dolori o infiammazioni, come le creme CBD.
Conclusioni
La resina CBD è una delle forme più concentrate ed efficaci della cannabis light. Non adatta a tutti, richiede consapevolezza e attenzione alle dosi, ma offre un'esperienza intensa e profonda, capace di migliorare il benessere psico-fisico. Da usare con criterio, sempre scegliendo prodotti tracciabili e di qualità!