Ecco tutto quello che devi sapere sul CBD!
Una guida a cos’è il cbd, che effetti e proprietà benefiche ha per l’organismo e quando e come utilizzarlo può risultare particolarmente utile in considerazione del successo recente della cannabis legale: sono sempre di più, infatti, le persone che si avvicinano ai derivati dalla canapa per curiosità, perché alla ricerca di soluzioni naturali ai più comuni disturbi quotidiani o perché convinti da quell’amico che ne fa un uso abituale e che continua a descriverli come ottimi alleati contro lo stress e la stanchezza di tutti i giorni.
Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere sul CBD.
In questo articolo parliamo di...
Cos’è il cannabidiolo e in cosa è diverso dal THC
A partire da che cosa vuol dire CBD: è la sigla con cui comunemente ci si riferisce al cannabidiolo, un cannabinoide presente nella cannabis, insieme ad altri come il più famoso tetraidrocannabinolo o THC o il cannabigerolo, e che dalla pianta viene estratto con meccanismi ad hoc per dar vita a prodotti, dall’olio di cbd alle infiorescenze di cannabis light e passando per tisane e farinacei alla canapa, che spopolano anche nei coffee shop in Italia (sia in quelli fisici e sia in quelli digitali).
Perché l’appartenenza alla stessa categoria – quella di cannabinoidi – non induca in confusione, vale la pena approfondire la differenza tra CBD e THC, tanto più che chi cerca una guida a tutto quello che c’è da sapere sul cannabidiolo è probabile che sia interessato a sapere soprattutto se i prodotti a base di CBD sono sicuri, non hanno controindicazioni e si possono acquistare legalmente in Italia. Il THC, infatti, è stato a lungo considerato una sostanza con effetti psicoattivi e capace, cioè, di alterare le capacità cognitive e di attenzione di chi lo assumesse: è questa la ragione per cui c’è un limite massimo di concentrazione di THC (lo 0.6%) che i derivati dalla canapa non devono superare per poter essere venduti in Italia come erba legale e ciò nonostante di recente, tra l’altro l’ONU ha cancellato la cannabis dalle tabelle delle sostanze stupefacenti, decisione che vale per tutte le sue varietà, anche per quelle come la Indica che hanno alte concentrazioni di THC.
Al contrario del tetraidrocannabinolo, comunque, il cannabidiolo o CBD non è mai stato considerato responsabile di effetti psicotropi; gli è stata riconosciuta, invece, la capacità di interagire per via ormonale con il sistema endocannabinoide umano e di contribuire a regolare, nel farlo, l’equilibrio omeostatico dell’organismo. Ciò significa, molto più pragmaticamente, che nel caso del CBD effetti benefici e curativi per l’uomo – e non solo: si vedrà come alcuni prodotti CBD abbiano regolare applicazione anche in veterinaria, per esempio – superano di gran lunga rischi e danni collaterali.
CBD: proprietà e utilizzi per il benessere della persona
Se da sempre la medicina tradizionale ha usato la marijuana per trattare i disturbi dalla natura più diversa, infatti, anche più recenti studi e sperimentazioni mediche sono giunte alla conclusione che la cannabis abbia numerose proprietà curative ed è un discorso che non vale solo per la cosiddetta cannabis terapeutica (già utilizzata per trattare, tra gli altri, i sintomi della sclerosi multipla e che un recente studio ha confermato possa contribuire anche a fermare il progredire della malattia dell’Alzheimer per esempio) ma anche, appunto, per la cannabis light.
Il CBD ha innanzitutto potenti proprietà ansiolitiche. Molti tra chi fuma marijuana legale o assume CBD oil e consuma altri prodotti derivati dalla cannabis lo fanno per trovare sollievo dallo stress quotidiano ed è un senso di rilassatezza, quello indotto dal cannabidiolo, che è in grado tra l’altro di favorire il riposo notturno, ragione per cui l’erba legale può essere un ottimo alleato di chi soffra di insonnia o disturbi del sonno.
Alcuni studi, però, hanno testato l’efficacia e i benefici della cannabis light anche per trattare veri e propri disturbi dello spettro ansioso come gli attacchi di panico o più gravi disturbi post-traumatici da stress. Per restare in campo psichiatrico alcune sperimentazioni hanno condotto a risultati interessanti per quanto riguarda l’utilizzo dell’erba light contro depressione, schizofrenia, disturbo bipolare.
La neurologia, invece, ha provato a sfruttare soprattutto le proprietà anticonvulsionanti e neuroprotettive del CBD contro gli episodi di epilessia, soprattutto nei bambini. Trattamenti come gli ultimi accennati sono una buona occasione per ricordare che, nonostante ci sia un generico accordo tanto sui benefici che derivano dall’uso dell’erba legale quanto soprattutto sul fatto che anche farne un consumo abituale non abbia particolari controindicazioni, è sempre meglio consultare un medico o uno specialista prima di associarla a terapie di qualunque tipo.
Vale anche quando si provino a sfruttare le proprietà antidolorifiche del CBD non tanto per calmare dolori occasionali o derivanti da traumi muscolari per esempio (l’olio di cannabis è fedele alleato degli sportivi che lo portano sempre con sé in caso di strappi muscolari e simili), quanto per trattare il dolore cronico o quello oncologico, sui cui pure la cannabis legale sembra avere buona efficacia. La lista delle proprietà della cannabidiolo potrebbe continuare ancora a lungo.
È un antinfiammatorio ed è per questo che, anche nel caso dei già citati traumi muscolari, può essere utilizzato anche per contrastare l’insorgere di gonfiore o rossore o nel caso di disturbi della bocca e traumi dentali può essere un’ottima soluzione transitoria e in attesa della visita dal dentista. Ancora, sembrerebbe provato che il CBD funga da antiemetico e possa essere utilizzato, per questo, per calmare senso di nausea e altri lievi disturbi gastro-intestinali.
C’è, per restare in tema alimentazione, chi sottolinea come assumere regolarmente cannabis light possa aiutare a tenere sotto controllo il senso di fame e a stimolare quello di sazietà, cosa che di fatto la rende buona alleata della forma fisica e di chi stia cercando di dimagrire.
Non si possono non citare, infine, del CBD proprietà come quelli antiossidanti: potrebbero avere, ed è questo un terreno di studio sempre più battuto di recente da molte sperimentazioni mediche, un’applicazione in oncologia ed essere capaci, cioè, semplificando molto di prevenire alcune forme tumorali ma, già oggi, sono abbondantemente utilizzate in cosmesi e dermatologia per trattare le più diverse manifestazioni cutanee, dall’acne alle dermatiti e passando per rughe e macchie che insorgono con l’età.
Uso abituale di CBD e marijuana legale: a cosa fare attenzione
Gran parte del successo della cannabis light, anche quando assunta per scopi semplicemente ludici o ricreativi, deriva comunque, come già si accennava, dal suo essere totalmente sicura. A meno di gravi allergie o ipersensibilità ai principi attivi, non ci sono controindicazioni a un consumo abituale.
Meglio fare attenzione soltanto a non eccedere con le dosi giornaliere: sebbene il livello di sensibilità al CBD, e gli effetti percepibili quindi, della cannabis light siano piuttosto soggettivi, c’è abbastanza accordo nel considerare limite una dose di 1,5 grammi al giorno (questo non significa, comunque, che ciascuno non dovrà sperimentare un po’ per trovare la quantità ideale di CBD da assumere).
Anche sul fatto che la marijuana light è sconsigliata a donne incinta e che allattano c’è accordo nella comunità scientifica, soprattutto perché non è sufficientemente chiaro ancora che effetti e di che tipo possa avere sul bambino. Non meno importante è sottolineare, a proposito di precauzioni per l’uso di marijuana light, che accertarsi della buona qualità dei derivati dalla canapa che si acquistano è il primo passo per evitare ogni sorta di problema: acquistare cbd weedzard così, per esempio, significa avere la certezza di portare a casa estratti da varietà di Cannabis Sativa iscritte negli appositi registri europei delle sementi, coltivate in modo da preservare le proprietà organolettiche e benefiche del cannabidiolo e lavorate, poi, secondo i più alti standard di sicurezza e con metodi di estrazione mini-invasivi.
Ancora, è possibile che da una guida a tutto quello che c’è da sapere sul CBD ci si aspetti anche qualche delucidazione in più da cosa succede se qualcuno scopre che si fa uso di marijuana legale: esami del sangue o delle urine possono rilevare, infatti, effettivamente la presenza di cannabidiolo nel sangue ma, essendo il consumo di erba light completamente legale in Italia e non avendo, come si è già visto, il CBD praticamente nessun effetto sulla capacità di giudizio, di concentrazione, di attenzione alla guida, eccetera non c’è da temere alcun tipo di ripercussione, anche nel caso in cui per esempio a commissionare gli esami sia stato il medico del lavoro o il medico dello sport.
Prodotti CBD: come scegliere tra infiorescenze, olio, capsule, cristalli e shatter
A guardare bene, insomma, il vero grande passo che allontana dal riuscire ad approfittare di tutti i benefici della cannabis light è scegliere i migliori prodotti CBD: la varietà di proposte in catalogo alle aziende del settore fa sì che, soprattutto per chi sia alle prime armi, sia questa una “missione” non da poco. Una guida a tutto quello che c’è da sapere sul CBD non potrebbe mancare, così, anche di una breve presentazione dei principali derivati dalla canapa e delle loro proprietà e indicazioni d’uso.
A partire dalle infiorescenze: sono da fumare, da sole o mischiate a del tabacco, e adatte per questo per lo più a uno scopo ludico-ricreativo.
Quando si acquista in negozio, spia della buona qualità dell’infiorescenza CBD è il fatto che abbia un colore verde intenso, una consistenza turgida, un odore pungente e, se possibile, dei residui resinosi sulle cime che sono indice di alte concentrazioni di CBD. Soprattutto nella scelta dall’erba light da fumare una discriminante importante è conoscere le diverse varietà di hashish e le loro rispettive proprietà.
Dalla Amnesia, che pare stimoli la creatività e la fantasia, alla Cheese che è la preferita di chi intende coltivarla a casa (coltivazione casalinga che è anch’essa assolutamente legale nel caso della marijuana light, a patto di conservare tutta la documentazione d’acquisto in modo da poter provare che si tratti ancora una volta di semi iscritti agli appositi registri europei) perché assicura un cospicuo raccolto: non c’è che l’imbarazzo della scelta anche in questo caso e una certa variabilità di persona in persona di effetti e benefici.
Tra i prodotti dalla cannabis più “di tendenza” del momento non si può non citare l’olio cbd: fido alleato, come già si accennava, degli sportivi, lo si trova con sempre più frequenza anche nelle cucine dei più attenti alla forma fisa e nei beauty case di star e personaggi famosi.
Già da quanto appena detto non dovrebbe essere difficile, infatti, capire che le destinazioni d’uso del CDB oil sono delle più varie: può essere utilizzato in cucina, per la preparazione o il condimento dei propri piatti preferiti; può essere semplicemente ingerito per via orale, meglio se in gocce sotto la lingua in modo da velocizzarne l’assorbimento e l’azione; può essere applicato per via topica, sia da solo e sia mischiato ai propri cosmetici preferiti o a fragranze che ne camuffino l’odore caratteristico, o può avere ancora un uso veterinario ed essere utilizzato cioè per cani, gatti e altri cuccioli domestici.
Naturalmente, a seconda dell’utilizzo che se ne intende fare, una formulazione può risultare più consigliata dell’altra: inutile sottolineare, per esempio, che se si intende utilizzare l’olio di CBD in cucina o assumerlo via bocca è fondamentale assicurarsi che si tratti CBD oil alimentare. Fermo restando che, ancora una volta, solo sperimentare e farlo in prima persona può aiutare a farsi un’idea di se, quando e quanto olio di CBD assumere per trarne benefici, a due cose in particolare bisognerebbe fare attenzione.
All’olio vettore utilizzato innanzitutto: l’estratto dalla cannabis è, infatti, diluito per essere commercializzato in olii vegetali che possono essere olio d’oliva, olio di semi, olio di cocco e non di rado anche olio di semi di canapa e l’uno o l’altro sono capaci di sommare, tra l’altro, ai benefici della marijuana light anche le proprie proprietà benefiche per l’organismo.
La concentrazione, in secondo luogo, rileva nella scelta di un prodotto o di un altro: oggi si trovano facilmente in commercio oli CBD al 5% o a percentuali inferiori, così come CBD oil al 25% o 30%; tra un prodotto e l’altro cambia, naturalmente, il prezzo in ragione della maggiore o minore diluizione; non è detto, però, che più principio attivo significhi automaticamente anche maggiore efficacia, se è questo ciò che rende scettici dall’acquistare un olio di cannabidiolo al 2% che pure è ottimo da utilizzare, per esempio, per usi cosmetici.
Ottima alternativa all’olio di CBD che si trova ormai comunemente in ogni canapa shop o e-commerce di cannabis light è, comunque, quella delle capsule gel di cannabidiolo. Sono predosate, confezionate singolarmente, facili da portare con sé, in borsa o nello zaino, anche quando per lavoro o per impegni personali si è costretti a passare molto tempo fuori casa.
Uno degli svantaggi dell’olio di cannabidiolo è, infatti, che va dosato adeguatamente per evitare di superare la dose massima giornaliera di CBD consigliata o che, se in eccesso, possa rovinare con il suo sapore pungente quello dei piatti a cui è aggiunto: non sempre si possono avere con sé gli strumenti adatti e c’è chi, nonostante è legale assumere olio CBD come qualsiasi altro derivato dalla Cannabis Sativa, apprezza comunque la possibilità di farlo con una certa discrezione.
Dalle tisane alla canapa alle farine, gli impasti pronti, i prodotti da forno come torte e biscotti, molti sono anche i prodotti CBD in commercio nei coffe shop che provano a sfruttare soprattutto la presunta alta digeribilità della canapa e i benefici che si è visto avere per l’apparato digerente e per la linea. Si tratta, però, di prodotti piuttosto “modaioli” e che, pur potendo avere sicuramente degli effetti benefici per l’organismo, cavalcano soprattutto l’ondata di popolarità della marijuana light. Lo fanno anche shampoo, creme corpo, trattamenti anti-aging per il viso alla cannabis che si trovano ormai in praticamente ogni reparto cosmetica dei supermercati e nei negozi specializzati.
Chi sia interessato, invece, a prodotti ad alto contenuto di CBD, indipendentemente che lo sia per scopi ludico-ricreativi o per provare a massimizzare i benefici della cannabis light, potrebbe optare per cristalli e shatter CBD.
Sono formulazioni caratteristiche già per il loro stato, perché solide e con la forma o di piccoli cristalli simili a quelli del sale o della sabbia nel primo caso e o di una lastra sottile, descritta da qualcuno della stessa consistenza del caramello, nel secondo.
Sono soprattutto i prodotti CBD più puri e in cui, cioè, si trova cannabidiolo a più alte concentrazioni: nel caso dello shatter si può arrivare addirittura a percentuali del 90%. I cristalli di CBD possono essere usati così come li si acquista, sparsi sulle insalate per esempio e comunque per essere ingeriti, oppure disciolti in un olio vettore, quello che si preferisce, per realizzare il proprio olio di CBD casalingo o, ancora, diluiti nel liquido della sigaretta elettronica per dare alle proprie swapate un “sprint” del tutto originali (certo più comodi sono, se questo è lo scopo, gli e-liquid alla cannabis light che si trovano già pronti in catalogo ai principali produttori di vaporizzatori).
Frantumato, anche lo shatter di CBD ha impieghi simili a quelli dei cristalli di cannabidiolo: non potendo avere certezza di peso e dosaggio di ogni scheggia, però, meglio optare per questo tipo di prodotto CBD solo se si abbia davvero una buona esperienza con i prodotti derivati dalla canapa e se si conoscano a menadito gli effetti che gli stessi hanno su di sé.