CBD in viaggio: si può portare? E in aereo?
Ultimo aggiornamento:
Cosa fa il bravo collezionista di cannabis light in viaggio durante le vacanze? C'è chi sceglie il mare, chi montagna, chi un borgo caratteristico. L'importante (per Il Mago) è staccare col cervello, lasciare lo stress e le preoccupazioni altrove. In vacanza si può andare con la cannabis legale, ma in aereo? All'estero?
Salire a bordo di un aereo, dove il decollo segna l’inizio di un viaggio verso nuovi orizzonti, è un piacere.
E poichè ogni fase del percorso è attentamente pianificata e gestita per viaggiare bene, allo stesso modo dobbiamo pianificare accuratamente anche il trasporto di cannabis light, se lo riteniamo indispensabile.
Premesso che generalmente è preferibile informarsi sulla legge del paese di destinazione e acquistare in loco, in alcuni casi possiamo portare con noi la nostra varietà più amata di cannabis light o del CBD. Facendo attenzione e rispettando le leggi - nessuno vuole tornare all'aeroporto di partenza dopo essere partito.
C'è anche chi, grazie alla legalizzazione della CBD nel mondo, vola verso destinazioni adatte ad assaporare diverse varietà in tutto il globo. Se si parla di vacanze all'estero con consumo di cannabis nei paesi dove è legale, significa volare verso la capitale europea dell'erba non così legale da noi: Amsterdam, oppure in Spagna, dove la cannabis è legale sotto certe condizioni. Ma sono molti i paesi in cui la cannabis sta prendendo lo spazio che merita. Che fare, dunque? Portarsi l'erba legale preferita, portarsi il CBD, o acquistare in loco? In quali paesi, poi?
In questo articolo parliamo di:
Immagine: Il Mago è arrivato al mare!
Cannabidiolo in viaggio? Estero
Ora, per chi ama visitare le nazioni dove tutta la cannabis è legale, la questione non si pone: si sceglie un paese, si parte a valigia "vuota", si visita, si degusta in loco, si torna.
Per quanto riguarda invece tutti gli altri paesi esteri, è consentito trasportare cannabis light o CBD solo nei paesi dove è legale, a patto che la confezione sia integra, sigillata, priva di manomissioni e sia presente la prova di acquisto (scontrino).
La cannabis light è legale in Canada, in alcuni stati degli Usa (ad esempio California o Colorado), ma in alcuni paesi è ancora illegale, o la legislazione sulla materia è ambigua o poco chiara ed è bene evitare complicazioni all'estero.
Unione Europea e CBD
Nella maggior parte dei paesi europei è consentita dalla legge una soglia massima di 0.2% di tetraidrocannabinolo, il che pone il collezionista italiano in difficoltà.
Se una bustina allo 0,5% (quindi legale in Italia) fosse scoperta in un aeroporto greco - dove il limite legale è 0,2% - il collezionista sarebbe probabilmente trattato come un pericoloso trafficante. Le carceri greche non sono un buon posto dove passare le vacanze, meglio le isole. E tutto questo per della cannabis legale a bassissimo contenuto drogante e alto contenuto di cannabidiolo.
Qui la nostra mappa per l'Unione Europea e più nel complesso per l'Europa relativa allo stato della legalità CBD nei diversi paesi.
CBD in viaggio in Italia
In Italia è possibile affrontare un viaggio aereo, navale o via terra su territorio nazionale trasportando cannabis legale CBD, sempre con le stesse modalità: confezione nuova, integra, sigillata, con scontrino.
Se la confezione dovesse risultare aperta, il rischio di attirare l'attenzione dei cani antidroga o dei nasi più esperti, addestrati e soprattutto intransigenti è inevitabilmente presente e forse non del tutto fuori luogo. È quindi sconsigliato trasportare cannabis legale in confezione aperta o sfusa.
Tuttavia, anche se la confezione risultasse integra, le autorità italiane potrebbero comunque effettuare ulteriori controlli. Il che significa che sono possibili tutte quelle cose che nessuno vuole: sequestro, verbale, trafila burocratica in attesa degli accertamenti, e infine non luogo a procedere perché sotto la soglia drogante. Lieto fine, ma vacanze rovinate.
Questo può avvenire perché, come abbiamo visto nell'articolo dedicato agli effetti della cannabis legale, la differenza principale con la cannabis illegale è di natura chimica. A occhio è quasi impossibile riconoscere una cannabis legale da una illegale.
Quindi, in caso di confezione aperta, manomessa o danneggiata, le forze dell'ordine potrebbero avere il legittimo sospetto che si tratti di cannabis illegale. In virtù di questo potrebbero effettuare tutti gli accertamenti del caso, da un'analisi della sostanza fino a un accertamento delle condizioni psico-fisiche.
Il consiglio del Mago
Riassumendo, è possibile trasportare cannabis legale in Italia e nei paesi dove è legale a patto che la confezione sia integra, ermeticamente chiusa, e ci sia la prova di acquisto. Non è scritto nella pietra e le forze dell'ordine potrebbero comunque effettuare accertamenti e ulteriori controlli. La parola al Mago:
La mia erba in viaggio? OK, ma tienila ben chiusa nella sua confezione sigillata, ho scelto i barattolini che non fanno passare niente. Meglio: acquistala sul posto. Oppure - ancora meglio - la puoi acquistare prima di partire, o mentre sei in viaggio, direttamente qui, sul mio shop online di erba legale.
E il Mago ha ragione, perché tutta la cannabis legale di Weedzard viaggia in pratici barattoli di plastica, chiusi ermeticamente e ben sigillati :-)