Quali sono gli effetti del fumo passivo di cannabis?

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Tutti odiano il fumo passivo. E' giusto.

Ma...che dire del fumo passivo della cannabis? 

Il fumo passivo di cannabis e i suoi effetti è un tema che genera molte domande, soprattutto in un periodo in cui l’uso della marijuana, a scopo ricreativo come terapeutico, sta crescendo in tutto il mondo. E molti si chiedono se saranno positivi al test dopo essere rimasti in una stanza nebbiosa e profumata, degna del salotto di Snoop Dogg. 

Quindi...cosa succede a chi si trova in una stanza piena di accaniti fumatori di cannabis? Chi respira il fumo senza fumare direttamente ne subisce gli effetti? E gli effetti del fumo passivo di cannabis sono paragonabili a quelli del tabacco oppure no?

In questo articolo facciamo chiarezza, partendo dai dati scientifici disponibili.

il Mago di weedzard è visto di spalle, in una stanza piena di fumo passivo di cannabis..!

Immagine: il Mago in una stanza piena di fumo passivo di cannabis..!

 

Effetti del fumo passivo di marijuana

Il fumo passivo di cannabis è composto da una miscela di sostanze prodotte dalla combustione, molte delle quali sono simili a quelle presenti nel fumo di tabacco.

Tuttavia, concentrazione, modalità di esposizione e durata giocano un ruolo fondamentale. In base alle principali fonti divulgative e scientifiche, gli effetti potenziali del fumo passivo di marijuana possono includere:

  • bruciore agli occhi
  • blande difficoltà respiratorie in ambienti chiusi e poco ventilati
  • mal di testa o lieve senso di stordimento in caso di esposizione prolungata
  • odore persistente su vestiti e capelli
  • possibile esposizione a piccole quantità di THC, soprattutto in spazi ristretti
  • fastidio per bambini, anziani e soggetti con patologie respiratorie (questa è dovuta, anche se banale, perchè nessuno dovrebbe consumare cannabis, anche se legale, in presenza di anziani, minori o persone con difficoltà respiratorie...!) 

La buona notizia è che la maggior parte di questi effetti è temporanea e dipende fortemente dal contesto: fumare all’aperto non è paragonabile a farlo in una stanza chiusa per diverse ore. 

Attenzione all'aggiunta di tabacco!

Gli studi che vedremo tra poco sono stati condotti per lo più in nazioni dove è considerato tradizionale il consumo di cannabis senza tabacco. E di conseguenza le ricerche sono state effettuate sul fumo passivo di cannabis senza tabacco. 

Questi studi, quindi, ci dicono molto sul fumo passivo di cannabis e i suoi effetti, tutto sommato trascurabili, ma attenzione, attenzione....! L'aggiunta di tabacco alla cannabis, cosa molto comune in Europa, comporta inevitabilmente l'assunzione di tutte le sostanze presenti nel fumo di tabacco, che - come è ben noto - non fa bene e dovrebbe essere eliminato. 

Studi scientifici sugli effetti del fumo passivo di cannabis

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato ad analizzare in modo più approfondito il tema del fumo passivo di cannabis.

Studi pubblicati su riviste internazionali indicano che, in condizioni di esposizione estrema (ambienti chiusi, scarsa ventilazione, più persone che fumano), il THC potrebbe effettivamente essere assorbito anche da chi non fuma direttamente, sebbene in quantità minuscole.

Una ricerca pubblicata su JAMA Network Open ha evidenziato che l’esposizione passiva in ambienti non ventilati può causare lievi alterazioni cognitive temporanee e la rilevabilità del THC nei fluidi corporei, sebbene a livelli sensibilmente inferiori rispetto al consumo attivo.

Altri studi presenti su PubMed (questo è il più interessante) confermano che il rischio esiste, ma rimane limitato a situazioni particolari e non rappresenta un’esposizione paragonabile al fumo diretto.

In sintesi, la comunità scientifica concorda sul fatto che il fumo passivo di cannabis non sia privo di effetti, ma che i rischi reali emergano soprattutto in condizioni di esposizione intensa e ripetuta.

Il fumo passivo si vede nelle analisi di sangue e urine?

Questa è la domanda più cara a chi non consuma cannabis e si trova in compagnia di fumatori poco rispettosi, che riempiono la stanza di fumo. 

Gli studi indicano che, in condizioni normali, l’esposizione occasionale al fumo passivo difficilmente porta a un risultato positivo.

Tuttavia, in ambienti sigillati e saturi di fumo, può verificarsi la presenza di tracce minime di THC o dei suoi metaboliti nelle urine o nel sangue.

Questi livelli sono generalmente molto bassi e tendono a scomparire rapidamente.

In contesti reali e quotidiani, il rischio di positività involontaria resta quindi molto limitato.

Conclusioni

Il fumo passivo di cannabis esiste e non va sottovalutato, ma va anche contestualizzato correttamente. Gli effetti sono in genere lievi e temporanei, e diventano rilevanti solo in ambienti chiusi e poco ventilati. La ricerca scientifica mostra che l’esposizione passiva non equivale al consumo diretto, né per effetti né per rischi.

Come per il fumo di tabacco, la regola migliore resta il buon senso: prima cosa non si fuma! E per chi proprio non riesce a smettere, è cosa di buonsenso evitare di fumare in presenza di altre persone che possono non gradire, e privilegiare sempre ambienti aperti e ventilati. 

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Weedzard Cannabis Light

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