CBD e antibiotici: come reagiscono

Ah, quell'odoraccio disgustoso che caratterizza ogni compressa di antibiotico..! Gli antibiotici sono farmaci che hanno salvato - e salvano - milioni di esseri umani. Tuttavia, alcune tra le persone più sensibili li evitano, perché ne risentono a livello emozionale: fragilità, ansia, insicurezza. Qualcuno potrebbe pensare di ricorrere al CBD per tamponarne gli effetti, però poi c'è da chiedersi se CBD e antibiotici interagiscono tra loro. E se si, come interagiscono?

 

CBD e antibiotici    

Introduzione al CBD e antibiotici

Il cannabidiolo (CBD) ha guadagnato una vasta popolarità negli ultimi anni per i suoi potenziali benefici terapeutici.

Dall'ansia alla gestione del dolore, passando per potenziali effetti antinfiammatori, il CBD ha stimolato la curiosità e l'interesse di molte persone. E soprattutto, come qualsiasi altro composto: interagisce con altri farmaci? In particolare, come reagisce il CBD con gli antibiotici?

Gli antibiotici: che cosa sono e come funzionano

Gli antibiotici sono composti utilizzati per trattare le infezioni causate da batteri. Scoperti al termine degli anni 20 con la penicillina, si sono diffusi in modo esponenziale dalla seconda guerra mondiale in poi. L'introduzione degli antibiotici è stata una pietra miliare per l'umanità - è stato il salto di qualità  nella millenaria lotta tra umanità e batteri. 

Gli antibiotici funzionano in diversi modi. Principalmente, interferiscono con le funzioni vitali dei batteri o impedendo la loro crescita e moltiplicazione, senza danneggiare le cellule umane.

In microbiologia, ogni mezzo è buono - il fine giustifica i mezzi. Quindi ci sono antibiotici che fanno "morire di fame" i batteri, altri che ne danneggiano la replicazione del DNA, altri che impediscono la produzione di sostanze necessarie per la vita del batterio. 

Ecco le principali categorie di antibiotici e come agiscono nel dettaglio. 

  • Penicilline: Ad esempio, amoxicillina e penicillina. Questi antibiotici funzionano interferendo con la capacità dei batteri di costruire la loro parete cellulare.
  • Tetracicline: Come tetraciclina e doxiciclina. Impediscono ai batteri di produrre proteine essenziali, rallentandone così la crescita.
  • Cefalosporine: Simili alle penicilline, spesso usate come alternativa.
  • Macrolidi: Eritromicina e azitromicina appartengono a questa categoria. Funzionano prevenendo la produzione di proteine, vitali per i batteri.
  • Fluorochinoloni: Come ciprofloxacina e levofloxacina. Agiscono interrompendo la replicazione del DNA batterico.
  • Sulfonamidi: Agiscono interferendo con la capacità dei batteri di produrre acido folico, essenziale per la loro crescita.

Interazione tra CBD e antibiotici

Il CBD può interagire con vari farmaci attraverso il sistema del citocromo P450. Il citocromo P450 (CYP450) è una famiglia di enzimi presenti principalmente nel fegato e in altre parti del corpo, come l'intestino. Questi enzimi hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo di molte sostanze, tra cui farmaci, tossine e ormoni.

Gli antibiotici, come molte altre medicine, vengono metabolizzati nel fegato.

Il CBD può influenzare la velocità con cui il fegato assimila e smaltisce questi farmaci, potenzialmente riducendo o aumentando la loro efficacia.

Di conseguenza, ciò potrebbe rendere gli antibiotici meno efficaci o aumentare il rischio di effetti collaterali.

Uno studio pubblicato nel Journal of Antimicrobial Chemotherapy ha scoperto che il CBD potrebbe aumentare la concentrazione di alcuni antibiotici nel sangue.

Ciò suggerisce che le persone che usano CBD insieme a certi antibiotici potrebbero avere bisogno di una dose ridotta di antibiotici per ottenere lo stesso effetto, o viceversa. 

E' quindi fondamentale consultare un medico prima di apportare qualsiasi modifica al dosaggio dei farmaci.

Ansia, fragilità, insicurezza?

Tra le persone più sensibili, come accennavamo in apertura, alcuni hanno notato che l'assunzione di antibiotico può essere collegata a stati di ansia, fragilità, insicurezza di sé e altri stati poco gradevoli. Questi stati si prolungano, in alcuni casi, anche per alcuni giorni dopo il termine dell'assunzione. 

E' da notare che queste sensazioni sono limitate a poche osservazioni e strettamente soggettive. Non è un caso, tuttavia, per le discipline olistiche: secondo questo filone di pensiero, l'intestino è un "secondo cervello" emozionale ("astenersi da facili battute", dice Il Mago), la sede delle emozioni. 

Gli antibiotici, per loro natura, abbattono la flora batterica. L'eliminazione di moltissimi batteri comporta anche l'eliminazioni di batteri "buoni", quelli che facilitano la funzione intestinale, sia a livello corporale sia a livello emozionale. 

Sarebbe quindi così spiegata la sensazione di fragilità che può durare anche alcuni giorni - serve infatti tempo per ricostruire la flora batterica intestinale "buona". 

In questo caso, alcune tra le persone che sperimentano questi stati hanno giovato dell'uso di CBD. Il cannabidiolo, grazie alle sue note proprietà anti ansia e antistress può essere un efficace alleato per ripristinare l'equilibrio naturale della persona colta dall'ansia o dalla fragilità. Nella misura in cui quell'antibiotico specifico non interagisce con il CBD. 

Conclusioni su CBD e antibiotici

Le interazioni tra CBD e antibiotici sono - come tutte le interazioni - un punto di domanda. In alcuni casi il CBD potrebbe aumentare l'efficacia di un antibiotico, in altri potrebbe diminuirla. Per questa ragione, e per tutte le altre, è sempre necessario sentire il proprio medico prima di procedere.

 

                           

Autore: Mario Pentelli

Bio: Canapa light, che passione…! Mario Pentelli ha lavorato nel marketing digitale per 15 anni; è però con la canapa legale che ha coronato il suo sogno di scrivere a livello professionale. Autore del primo sito di recensioni CBD in Italia. Collabora con Weedzard dal 2020 e ha fatto amicizia con Il Mago fin dal primo giorno.
    

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