CBD come neuroprotettore: effetti del CBD sul cervello
In questo articolo esploriamo come il CBD può fungere da neuroprotettore, quali sono gli effetti e benefici del CBD sul cervello e quali sono le sue potenziali implicazioni per il trattamento dei disturbi neurologici, come dimostrato in questa ricerca del 2012 sugli effetti del cannabidiolo .
Per mantenere il cervello in salute anche senza CBD, con consigli che vanno oltre quelli esposti in questo articolo, questo articolo di Humanitas sulla buona salute del cervello è ricco di spunti.
I neuroni sono le unità di base del sistema nervoso e svolgono un ruolo chiave nella capacità del nostro corpo di pensare, apprendere, ricordare e rispondere. La salute dei neuroni è essenziale per il corretto funzionamento del nostro corpo poiché qualsiasi danno o deterioramento della salute dei neuroni può influire negativamente sulle nostre capacità cognitive. Vediamo, a seguire, gli effetti del CBD sul cervello.
E’ quindi fondamentale capire perché la loro salute è molto importante e come possiamo mantenerli sani.
Il CBD ci viene in aiuto? In alcuni casi si, ecco perché.
CBD come neuroprotettore: effetti del CBD sul cervello
Il cannabidiolo (CBD) è un composto naturale presente nella pianta di cannabis che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione, tra le altre mille ragioni, come potenziale neuroprotettore.
È stato dimostrato che ha proprietà neuroprotettive - in questa ricerca del 2020 si dimostra l’effetto neuroprotettore del CBD nei malati di Parkinson - e viene studiato ulteriormente per il suo potenziale di proteggere i neuroni dai danni causati da vari disturbi e malattie neurologiche.
Gli esatti meccanismi di funzionamento sono ancora in fase di studio, ma si ritiene che possa aiutare a ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo nel cervello, che possono portare alla morte dei neuroni.
Inoltre, il CBD può agire da neuroprotettore anche aiutando a ripristinare i neuroni danneggiati.
Come il CBD può aiutare a prevenire patologie neurodegenerative come neuroprotettore e i suoi effetti sul cervello
Studi recenti hanno rivelato che il CBD può aiutare a proteggere i neuroni dallo stress ossidativo e dall’infiammazione. Entrambi sono associati a malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.
Inoltre, la ricerca suggerisce che il CBD potrebbe essere in grado di ridurre gli effetti delle lesioni traumatiche del cervello. Inoltre aiuterebbe a migliorare la funzione cognitiva e la memoria.
Riassumendo, il CBD, il principale cannabinoide della canapa legale sembra essere un promettente neuroprotettore grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Sono necessarie ulteriori ricerche per capire esattamente come funziona e quali sono gli effetti del CBD sul cervello come neuroprotettore su diversi disturbi neurologici.
Come assumere CBD?
Per via orale con il contagocce o anche come condimento alimentare. A seconda delle esigenze personali, dalle 3 alle 8 gocce anche due volte al giorno.
Il CBD crea dipendenza?
Gli studi scientifici concordano sul fatto che a differenza del THC, il CBD sembra non creare nessuna dipendenza. Anzi, in alcuni casi può aiutare a combatterle.
Il CBD è legale?
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